Perché proporsi come garante e cosa fare per evitare rischi

Una delle forme di credito che ultimamente sta riscuotendo un certo successo, specialmente tra coloro che non dispongono di una busta paga regolare e continuativa nel tempo oppure dai cattivi pagatori e dai protestati, è il classico finanziamento con garante.

Il garante ha una funzione ben specifica. Mette a disposizione le sue garanzie economiche e si rende responsabile almeno parzialmente del versamento delle rate mensili del piano di ammortamento di un finanziamento, con lo scopo di aiutare economicamente un familiare, un parente stretto o anche un amico. È una figura che ha una certa importanza nella richiesta di finanziamenti a favore di soggetti ad esempio disoccupati o con protesti a carico.

Questi ultimi infatti non hanno una regolare busta paga, per cui molto probabilmente avranno difficoltà economiche nel provvedere al rimborso regolare e puntuale di tutte le rate del piano di rientro di un finanziamento. Per questo motivo, decidere di fare da garanti per aiutare un amico, un familiare o un parente è una scelta che deve tenere in considerazione anche alcuni rischi di carattere finanziario, oltre che una buona dose di coraggio.

Garante e responsabilità

Il ruolo del garante prevede quindi una certa responsabilità. Deve farsi carico, in caso di impossibilità economica del debitore, del rimborso delle rate e accertarsi che avvenga, per ogni rata mensile del rimborso del finanziamento, un pagamento puntuale e regolare, entro una certa data stabilita dal contratto di concessione del prestito. Naturalmente, non tutti gli individui che hanno una buona busta paga possono fare da garanti per un finanziamento. Per essere considerati garanti e poter fare da garanti per un prestito, le banche effettuano una valutazione molto precisa e puntuale della situazione economica di questo soggetto, controllando il suo nominativo anche nell’elenco dei cattivi pagatori, ovvero del Crif.

Occorre considerare diversi aspetti quando ci chiediamo se ne vale davvero la pena fare da garanti per aiutare un familiare o un parente stretto, nel caso della richiesta dei prestiti con garante. È bene anzitutto considerare il particolare rapporto che sussiste tra il garante e la persona a cui si intende prestare la garanzia. Di solito si tratta di forti legami di parentela, tra cui padre e figlio oppure parenti comunque molto stretti. Il fatto che esista di solito un rapporto così stretto tra il garante e il debitore può indurre a proporsi come garanti al fine di aiutare la persona che ci sta vicino, sebbene questo possa comportare dei rischi talvolta notevoli, visti i diversi obblighi contrattuali che poi avrebbe il garante in fase di rimborso del finanziamento.

Inoltre, bisogna considerare anche un aspetto specifico della legislazione vigente, la quale permette al garante di rifarsi sulla controparte qualora il debitore principale del finanziamento non provveda ad un rimborso puntuale della somma versata in qualità di subentrante. Il garante può quindi fare affidamento ad una forma di tutela del suo ruolo nel caso in cui la situazione finanziaria diventi complessa anche per il garante stesso.

Come evitare possibili rischi

Il garante ha quindi a disposizione alcuni strumenti per tutelarsi dal punto di vista economico nel rimborso delle rate di un prestito. Può chiedere al contraente il rimborso delle somme che ha dovuto anticipare in seguito al mancato assolvimento dell’impegno che è stato contratto con l’istituto di credito che ha erogato il finanziamento.

Può anche succedere che non venga avvisato delle insolvenze continue del debitore, per cui il suo nome può anche entrare all’interno dell’elenco dei cattivi pagatori e senza che il garante ne sia consapevole. Per questo motivo, chi fa da garante deve essere responsabile del lavoro di monitoraggio della situazione di rimborso del prestito. Si deve quindi accertare che la rata mensile venga rimborsata mese per mese al fine di non rischiare di avere dei problemi economici diretti con il creditore.